Nei pressi della più straordinaria cittadina alpina, Feltre, dove il fasti della Serenissima, Venezia, si uniscono alle leggende dei Monti Pallidi, le Dolomiti, il viale di Cart, opera collettiva in cui Natura e Persone hanno dato forma, e vita, alla più densa rappresentazione della Civiltà della Villa Veneta.
E qui, nel cuore del Viale di Cart, Villa San Liberale, luogo di incontro e di accoglienza, ieri, oggi, domani.
Villa San Liberale è stata edificata su edifici preesistenti verso la fine del XVII secolo, è stata oggetto di successivi di ampliamento e ristrutturazione, fino agli interventi di rivisitazione e restauro ad opera degli ultimi proprietari, che l’hanno acquisita nel 2000.
Gli interventi effettuati hanno visto la collaborazione di vari architetti ed artisti locali, con l’unione di diverse competenze e sensibilità per dare agli edifici una nuova vocazione, volta all’ospitalità ed aperta all’Arte ed alla Cultura.
Il complesso è costituito da Villa principale, casa dei custodi ed Oratorio di San Liberale, (quest’ultimo di origine medievale, reso nelle attuali forme e decorazioni nel 1746 per il matrimonio di Francesca Vellaio e Giovanni Battista Zugni), ed è circondato da un parco di circa nove ettari, dal quale si possono godere viste che spaziano dai versanti nord delle Prealpi, ai cui piedi si distendono i vigneti del Prosecco, alle Dolomiti.
Hanno soggiornato in villa poeti e letterati tra i quali Arnaldo Fusinato, Erminia Fuà (che pubblicò, postume, le opere di Ippolito Nievo) e Giosuè Carducci.
