Descrizione
“Vertical City”, un loop animato, fa parte della videoinstallazione a due canali “Ville Fantome: from Utopia to the present”, in cui Henrik Langsdorf giustappone la visione architettonica utopica dell’artista congolese Bodys lsek Kingelez (1948-2015) con le sue riflessioni visive sull’urbanistica nell’odierna Kinshasa sotto forma di animazione e collage.
Presenta un collage delle “maquette estreme” di Kingelez – edifici dai colori vivaci realizzati con cartone e materiali di scarto – intrecciati in una proliferazione di forme simili a piante che, invece di boccioli e fiori, portano pezzetti dell’architettura esistente di Kinshasa. Il risultato gioca con l’idea che le abitazioni sono come organismi viventi e le unità sono cellule, come previsto dal movimento dell’architettura metabolica in Giappone negli anni ’50 e ’60. Nella boscaglia che ne risulta Langsdorf rende omaggio agli abitanti di Kinshasa, che pulsano nelle arterie sempre congestionate di questa città in taxi gialli sovraffollati e taxi bus.
Sono questi due poli della creatività congolese, la grandiosità esaltata ma controllata della visione di Kingelez e l’umile improvvisazione della lotta quotidiana del popolo di Kinshasa, che Langsdorf cerca di celebrare e allo stesso tempo riflettere attraverso il prisma della sua lente distopica.
Il video è mostrato qui da solo (sfondo bianco) e come è stato presentato a “Light Installations at Weinberg” a Kassel, in Germania nel 2021. È stato mostrato per la prima volta alla Biennale del Congo a Kinshasa nel 2019.
