Descrizione
La nozione di memoria è solo uno dei motivi che hanno spinto Mara Palena ad avviare un lungo processo – potenzialmente infinito – intitolato “Oikeiosis”. Antica parola greca, usata per indicare l’autorealizzazione attraverso la conoscenza del sé interiore. Utilizzando immagini d’archivio analogiche, prodotte dall’infanzia dell’artista fino ad oggi, il processo è una continua alterazione dell’immagine che sembra regolata da uno stato di coscienza a volte fragile e malinconico, a volte romantico, a volte tagliente – quasi violento – mai afferrabile . Alterazioni simili a una frequenza sonora, che regolano il tono della nostra percezione della realtà e la sua trasposizione estetica; frequenze universali che vibrano in presenza di una memoria, che permea ogni corpo. Attraversando la folla di un rave, dove i profili umani sono difficilmente riconoscibili, il pubblico si ritrova in un grande apparato cardiaco, che pulsa attraverso le immagini ei suoni di un diario. Un ricordo che non appartiene allo spettatore, ma sembra caldamente familiare. Parole di Matilde Scaramellini Sound design di Donato Panaccio.