Descrizione
Perseguendo una dimensionalità intermedia tra dipinti bidimensionali e sculture tridimensionali, l’idea di questo lavoro è iniziata inizialmente con un tentativo sperimentale di manipolare il punto di fuga e la prospettiva all’interno dell’opera d’arte, alla maniera dei dipinti di Giorgio de Chirico.
In quest’opera, i contorni di uno spazio, tracciati con una prospettiva a un punto basata sulla teoria matematica, sono evidenziati sulla superficie della pelle sui due pannelli di legno a forma di C e di Y.
La disposizione uguale di barre verticali composte da due diverse lunghezze e spessori enfatizza il senso della prospettiva dello spazio disegnato, e il motivo triangolare all’interno dell’area in cui le barre sono allineate rende un altro piano virtuale nella percezione che si interseca con lo spazio disegnato.
Inoltre, ruotando il pannello sul perno dei bulloni fissati, la cornice dell’opera stessa si trasforma da struttura bidimensionale a struttura tridimensionale, ed emerge il terzo punto di fuga, che segue il primo punto di fuga di uno- prospettiva puntiforme e il secondo punto di fuga percettivo dalla disposizione triangolare delle barre verticali.
Così, con i suoi molteplici punti di fuga e le profondità che si intersecano, quest’opera d’arte tenta di giocare con l’idea di percepire più di una prospettiva spaziale e temporale nello stesso momento, interferendo con le nostre caratteristiche percettive attraverso la composizione spaziale e la manipolazione, come la forma di la cornice, il rilievo sulla superficie e la disposizione ripetitiva di semplici elementi geometrici.