Seffrin Stefan

 

Stefan Seffrin | Arte Laguna PrizeStefan Seffrin
Bad Dürkheim, Germania 1964


Der Psychonaut

Sezione d’arte: Fotografia

Dimensioni: 120 x 80 cm

Anno: 2021

Tecnica: Fotografia Digitale

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Descrizione

Lo psiconauta

“Casa” – solidificata neurobiologicamente nel cervello di ogni persona che entra e cammina in questo mondo. Quanto più a lungo una persona rimane in un luogo, che contiene per lui/lei esperienze emotivamente occupate positivamente, tanto più forte è l’engram (gr.: gramma – iscrizione) una traccia fisiologica nella mente. La totalità di tutti gli engram, ce ne sono miliardi e miliardi, la chiamiamo memoria. „Casa è dove sto bene“ (Patria est, ubicumque est bene) osservava Cicerone intuitivamente corretto millenni prima di tutte le tomografie di spin nucleare e risonanza magnetica. Lo psiconauta si occupa anche di ciò che sta effettivamente accadendo nella mente conscia e subconscia, cioè con l’esplorazione della propria casa interiore. Ernst Jünger gli ha dato una forma duratura in un libro su droghe, intossicazione e meditazione intitolato Annäherungen. La ricerca spirituale dello psiconauta lo porta sia negli spazi interiori che esteriori del mondo. Sempre alla ricerca di un luogo che la sua psiche possa affermare emotivamente e farne la sua casa. Lo psiconauta di Stefan Seffrin sa attraverso una codifica lunga e duratura: posti del genere non sono facili da trovare. Un lungo e arduo viaggio attende il cercatore. Lo psiconauta di Seffrin vaga per i confessionali, le sedi dei cacciatori, le vette vulcaniche e i paesaggi invernali del mondo esterno alla ricerca di anime gemelle che portino anche il desiderio e l’urgenza del suo viaggio nel loro mondo interiore. Spesso sono gli emarginati, i membri marginali della società, quelli che lo psiconauta incontra. Questo non è un caso. La psiche, come ci indica il termine “Psiconauta”, è collegata alla nautica, la scienza del governo di una nave. Psiche pone, attraverso tutte le tempeste, seduta alla vedetta, il punto più alto, il suo sguardo verso l’utopia. Non c’è tempo eterno per la ricerca, quasi nessuno lo sente più profondamente dello psiconauta. Il cervello invecchia con noi. Quando gli engram iniziano a dissolversi, anche la sensazione di casa scompare gradualmente. I luoghi in cui ci siamo divertiti svaniscono. Questo è un motivo in più per lo psiconauta per vagare incessantemente, portando sempre con sé i sentimenti di casa come cibo per il viaggio. Un maestro ZEN del Giappone del VII secolo avrebbe probabilmente accompagnato lo psiconauta di Stefan Seffrin interiormente con approvazione per alcuni chilometri lungo la strada. Il maestro ZEN ha scritto: “Nel mare della vita, nel mare della morte, stanca in entrambi, la mia anima cerca la montagna dove tutta la marea si ritira”.

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