Descrizione
Il video tratta della vita e della morte, da una prospettiva filosofica. Ci parla dell’uomo e della sua posizione nell’universo, a volte centrale, a volte irrilevante. È un racconto fatto di parole del Trecento, che trascendono la contingenza. L’opera diventa un linguaggio cosmico, confidando che esista in noi una grammatica universale, come afferma Chomsky. La Divina Commedia di Dante, posta su un tavolo operatorio 6, è stata sezionata digitalmente in 14.470 parti (nodi) e cucita insieme con 3.546 riempimenti (relazioni). Così è nato un nuovo organismo e il video 6 la registrazione del mio schermo mentre lo sto operando con un software di analisi sociale. Ogni nodo corrisponde perfettamente a una parte di testo, che a sua volta è collegata a un’altra. È evidente il riferimento al poeta concretista Gomringher e alle sue Konstellationen (7953). Poesie le cui parole sono disposte su griglie che offrono al lettore la possibilità di scegliere il percorso narrativo. Secondo Gomringer, la costellazione 6 è il più semplice modello visivo di poesia costruito sulle parole. Il testo della costellazione di Gomringer, quindi, si concentra sulle singole parole e sull’ordine in cui sono disposte sulla pagina, ed è quindi la loro sequenza che offre al lettore il senso della composizione. La pagina bianca qui diventa schermo e parole in movimento. Questo nuovo organismo levita, fluttua, generando infiniti percorsi narrativi. Un insieme di parole che si scompongono in punti, perché come scrive Kandinsky: “il punto geometrico è l’unico legame tra il silenzio e la parola. Il punto geometrico ha trovato la sua forma materiale prima nella scrittura, appartiene al linguaggio e significa silenzio”. Il silenzio, dunque, è quella parola mistica che, come la morte, esprime il mistero dell’universo.